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Un Festival attento all’ambiente
Mettiamo in pratica piccole azioni a tutela dell’ambiente che ci circonda, utilizzando
materiale biodegradabile o riciclabile e contenitori per la raccolta differenziata.
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Dove inizia la fine del mare
La geografia delle popolazioni e quella culturale, la distribuzione di lingue, usi e credenze, la faccia odierna della Terra sono figlie dell’incessante movimento di idee, persone, merci, avvenuto in età moderna soprattutto via mare.
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«Nel riverbero accecante del meriggio, quando il mare è tutto barbagli, non si vede niente ed è un incanto, l’epifania degli dei» scrive Claudio Magris in "Un altro mare" restituendo lo stupore, la meraviglia e il senso di incognito e di infinito che proviamo quando scrutiamo il mare. Quanta letteratura si è interrogata rimirandone le onde, quanta ne hanno riempito di sfumature e atmosfere le sue acque salate.
Questo è il Karabakh, una bella regione montuosa contesa tra azeri e armeni nel cuore del Caucaso.
Sul sito del Festival è disponibile il video della presentazione di “Il limite superato - quello che le pubblicità non dicono” a cura di Claudio Pomo dell’Associazione Essere Animali. Una riflessione sul nostro modo di produrre e consumare cibo e su come potremmo rendere più rispettosi per gli animali e sostenibili per l’ambiente i nostri comportamenti e le nostre scelte alimentari.
Sul sito del Festival è disponibile il video della presentazione di “Nostalgistan” di Tino Mantarro. Un’ora in viaggio tra bazar delle via della seta e altissime montagne dell’Asia Centrale.
Nonostante le difficoltà derivanti da un periodo difficile, dominato da preoccupazioni che hanno fatto passare in secondo piano l’interesse per altri argomenti, anche quest’anno il Libro del Mondo ha avuto il successo che speravamo.
Su Il Giorno di oggi